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11 novembre 2011 5 11 /11 /novembre /2011 09:12

casafrancesca.jpgAvete letto bene care amiche, è proprio così, dopo la torta (di cui ancora non sono stati provati gli effetti benefici), oggi la notizia che fa scalpore arriva da Napoli, e precisamente nel Vico Tre Re a Toledo nei Quartieri Spagnoli.

Per chi non c’è mai stato, si troverà a fare i conti con una lunghissima fila di donne che in processione aspettano di poter arrivare davanti al piccolissimo Santuario chiamato “la casa della Santarella”, dedicato a Maria Francesca delle Cinque Piaghe di Gesù, compatrona di Napoli, la vergine delle stigmate, proprio perchè poco addiacente, al numero 13, si trova la casa dove per ben 38 anni vi abitò la Santa. Salendo al piano di sopra, si custodisce preziosamente la sua sedia, considerata miracolosa in quanto la Santa vi ha passato gli ultimi anni della sua vita in assoluta preghiera.

A lei si rivolgono tutte le donne sterili, donne che hanno perso bambini o tutte coloro che richiedono un piccolo aiuto per il buon esito della gravidanza.

A lei mi rivolgo io, dedicandole le mie preghiere in modo che possa ascoltare queste mie parole che chiedono aiuto e confidano in una Grazia di ricevere in dono un figlio.

sedia_santa.jpgHo sentito parlare di questa Santa per caso da alcune paranti che hanno ottenuto una Grazia, ci sarei voluta andare, ma non ne ho avuto l’occasione anche perchè non sapevo il suo nome e dove si trovasse il suo Santuario. Oggi ho scoperto la sua identità ed è in lei che affiderò il mio desiderio, sperando di poterci andare in dolce attesa quando a Capodanno tornerò a Napoli.

In pratica, ogni giorno, al pian terreno viene detta la Messa, nella Cappella addiacente ci si può inginoscchiare e pregare Santa Maria Francesca dinnanzi alle sue spoglie. Successivamente salendo per una stretta rampa di scale si accede all’appartamento,  e direttamente nel secondo ambiente vi troviamo la sedia dei miracoli, ricoperta esclusivamente da un panno liso di lana. Qui le donne da tutto il Mondo si susseguono, aspettano il proprio turno per sedersi sulla seggiola della fertilità.

Nell’ingresso principale, dove inizia la coda, le pellegrine in visita passano dinnanzi all’immagine di Santa Maria Francesca la quale è completamente circondata da coccarde, immagini, cuscinetti ricamati con nomi dei bambini nati proprio grazie all’intercessione della Santa. Spesso molti bambini portano proprio il nome a lei dedicato, a dimostrazione che quelle vite sono il frutto di un suo miracolo.

santa.jpgUna volta arrivato il proprio turno, le fedeli si siedono sulla sedia e parlano con Suor Giuliana, spiegandole il motivo della loro visita, quest’ultima, dopo aver pregato con loro, estrae da un reliquario una vertebra ed una ciocca di capelli di Santa Maria Francesca, e sfiorandone il ventre, ne richiede la Grazia.

«Sono tre secoli che le don­ne vengono in visita qui, per chiedere la grazia di un figlio. Ne ho viste arrivare da tutta Europa, e anche dall’America, Argen­tina, Brasile, per sedersi sulla seggiola do­ve Santa Maria Francesca passò gli ultimi anni della sua vita a pregare», Racconta Suor Luisa che all’ingresso accoglie le fedeli, dove in cambio di un offerta regala loro immaginette e rosari della Santa.

Molteplici le donne che ogni giorno aspettano il proprio turno in silenzio e pregando, con la speranza che Santa Maria Francesca ascolti la loro supplica esaudendo il desiderio più grande. Io vorrei tanto poter essere una di loro, ma a causa della distanza che mi vede a 1000 km, devo accontentarmi di poterla implorare nelle mie preghiere e che esaudisca il mio sogno.

Sono in moltissimi a ringraziare di persona tornando nuovamente al santuario magari con il frutto del miracolo, ma chi non lo può fare di persona, lo fa per posta.

Volgo la mia unica preghiera a Te Santa Maria Francesca, perchè tu possa regalarmi la Grazia ed esaudire il mio desiderio. Ti prego con tutto il cuore e continuerò a farlo, sono sicura che prima o poi tu possa ascoltarmi. Con me pregherà anche C., perchè tu possa finalmente regalarci il frutto del nostro amore. Stiamo aspettando da tanto tempo, siamo pronti per essere dei buoni genitori, ed accogliere con tanto amore un figlio. In attesa di un Miracolo, Ti ringrazio fin da ora per tutto ciò che farai. Verrò presto a trovarti, non appena scenderò nuovamente a Napoli, sperando che possa portarti già il mio ringraziamento di persona.

 

“Nell’era delle inseminazioni artificiali e delle fecondazioni assistite c’è ancora chi si affida alla divina provviden­za” – io sono una di loro.

La piccola chiesa è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle ore 12.15. La Casa di Santa Maria Francesca può essere visitata dalle ore 8 alle 12 (le visite vengono sospese durante le celebrazioni Eucaristiche), ogni 6 del mese anche dalle ore 16.30 alle ore 19.00.

La casa della “Santarella”
Maria Francesca delle Cinque Piaghe di Gesù
Vico Tre Re a Toledo 13
Quartieri Spagnoli Napoli
Tel. 081-425011

Fonte:http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/3-agosto-2009/quartieri-spagnoli-processione-donne-la-sedia-fertilita-1601628461991.shtml

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10 novembre 2011 4 10 /11 /novembre /2011 17:53

http://www.oasidellibro.it/wp-content/uploads/2010/02/zafon.jpg Ha iniziato la sua carriera nel 1993 con una serie di libri per bambini, nel 2001 esordisce nella narrativa per adulti con il romanzo “L’ombra del vento” che in Spagna è passato in sordina, mentre in Italia e non solo, grazie al passaparola, ha presto raggiunto la vetta della classifica ed è diventato un vero e  proprio fenomeno letterario. 

Il primo libro, che poi nelle pubblicazioni di Zafón è il quinto romanzo, ha venduto circa 8.000.000 di copie ed è stato tradotto in 36 lingue, ottenendo numerosi premi tra cui il Premio Barry per il miglior romanzo d’esordio nel 2005. Seguiranno poi “Il Gioco dell’Angelo”, “Marina”, “Il Palazzo della Mezzanotte” e adesso nelle librerie troviamo “Il Principe della Nebbia”; tutti con un filo conduttore comune che appassionerà il lettore dall’inizio alla fine.

Io li ho letti tutti, il primo in una sola notte, non riuscivo a staccarmi dalle http://www.blunotizie.it/img/2009/08/carloz-ruiz-zafon-il-gioco-dellangelo.jpgpagine… chiudevo il libro e provavo ad andare a dormire, ma la voglia di sapere cosa succedeva dopo era troppo forte; qualcosa nel libro mi teneva legato a sé. Alla fine l’ho terminato alle 6 di mattina (dalla mezzanotte e mezza che l’avevo iniziato), in un mare di lacrime; ormai Zafón aveva e ha conquistato il mio cuore. Ho comprato così il secondo, poi il terzo e così discorrendo e continuavo a divorare pagine su pagine, affascinata dal modo di scrivere semplice, da storie avvincenti che rimandano a mondi “dell’occulto”, storie d’amore non sempre a lieto fine… ma dalle quali l’amore e la sua potenza viene percepita e guida i nostri “eroi”.

Non vi starò a narrare la trama dei vari romanzi, perché quella la trovate on line e perché credo che valga la pena leggerli. Per chi non è molto portato per la lettura, che si spaventa davanti a libri molto grossi; consiglio di comprare “Il Principe della Nebbia”, molto più piccolo rispetto ai predecessori ma con una storia altrettanto affascinante. Io l’ho letto in 2 ore e credetemi alla fine anche con questo ero con le lacrime agli occhi, sarà perché io non soltanto li leggo, ma li “vivo”… è come se facessi parte della storia, se in quella botola, in quella grotta sotto l’acqua, in quella stanza che sta per andare a fuoco ci fossi anche io! Questo è il miracolo della lettura, i libri sono il modo più bello di viaggiare senza allontanarsi dalla poltrona di casa.

Fatemi sapere cosa ne pensate  

Pimpi The Black Cat

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10 novembre 2011 4 10 /11 /novembre /2011 11:11

http://www.alberghiera.it/Img/ricette/5320083792705_frico-con-patate.jpgHo provato questa specialità tipica della cucina friulana, a settembre ad Udine in occasione del Fruili DOC e me ne sono innamorata. Una squisitezza!

Un piatto semplice, come vedremo, che non richiede tantissimo tempo in cucina, con pochi ingredienti e che piace a grandi e bambini. Può essere utilizzato sia come antipasto che come secondo aggiungendo semplicemente della polenta grigliata come contorno; è una ricetta per gli appassioni del formaggio, in questo caso del Montasio.

Ma vediamo adesso gli ingredienti ed il procedimento:

-          300 gr di formaggio Montasio stagionato 3 mesi

-          4 patate  grosse

-          1 cipolla

-          150 gr di pancetta affumicata

-          Sale e pepe q.b.  

Per prima cosa in una padella rosoliamo la pancetta a dadini con la cipolla affettata finemente; aggiungiamo poi le patate a pezzetti, il sale e il pepe ed un mestolo d’acqua e lasciamo cuocere per 30 minuti, coprendo con un coperchio. Trascorso il tempo di cottura incorporiamo il formaggio tagliato a fettine e mescolate formando un impasto, quest’ultimo poi passatelo in una teglia antiaderente di 20 cm di diametro ed eliminate il grasso in eccesso. Fatelo rosolare bene da entrambi i lati fino a che non si formi una crosticina dorata. Tagliate,servite, preparatevi anche un buona bottiglia di vino bianco friulano e buon appetito!!!

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10 novembre 2011 4 10 /11 /novembre /2011 08:16

Come ogni mattina appena entrata in macchina accendo la radio e ascolto la mia stazione preferita RTL 102,5; questa mattina argomento della linea diretta di Fulvio e Giusy è l'amicizia, esiste ancora? quanti amici avete? Il tutto come sempre parte da un articolo di giornale nel quale si evince che una persona ha al massimo 2 amici veri, il resto sono solo conoscenti. Presa dal momento e trovandomi come ogni mattina nel traffico della Capitale,  ho iniziato a pensare alla mia vita e a quanti amici "veri" ho... morale della favola se per amici intendiamo solo persone esterne alla cerchia di parentela, non ne ho nessuno che posso definire "VERO" e sul quale potrei fare affidamento ad occhi chiusi; se invece sono compresi anche i parenti, allora la mia migliore amica di sicuro è la mia Mamma, seguita da mia sorella e da mio marito. E la cosa di per sé a me intristisce moltissimo, perché rendersi conto che poi non hai amici, non hai un'amica che ogni tanto ti chiama per sapere come stai; con la quale magari vedersi e prendere un caffè... andare a fare shopping... beh non è bellissimo! Ma chiariamoci io parlo di amici ma quelli con la A maiuscola, che non pensando al loro rendiconto personale quando devono decidere se passare o meno un giorno o una serata con te; quelli che se sei triste cercando di tirarti su il morale in qualsiasi modo, quelli che quando hanno un momento libero passano a salutarti anche per chiederti solo come stai... che attraversano una città solo per venire a casa tua e farti compagnia se non vuoi stare solo, se stai male. Perché poi di quelli con cui uscire il sabato, andare fuori per il week end e avere un rapporto superficiale per quanto ti conosci da tantissimo tempo; beh di quelli penso che ognuno di noi non scarseggia!  

Io sono sempre stata una persona che ha dato, forse, fin troppo a persone che alla fine non se lo meritavano, pronti a voltarti le spalle appena ti comporti da vero amico e ti mostri sincero nell'analizzare un suo comportamento, un avvenimento...e li ti rendi conto che quella che pensavi fosse vera amicizia, in realtà era solo un rapporto basato sulla frequentazione abituale; e ci resti male, ci piangi e non riesci a capire dove hai sbagliato. Si perché quando finisce un rapporto, qualsiasi rapporto, siamo sempre pronti a darci la colpa, anche quando magari, in alcuni casi non ne abbiamo nemmeno una, abbiamo dato il massimo, abbiamo coltivato e accudito la nostra piantina con amore e se lei non ce l'ha fatta dopo tutte le nostre energie, la colpa non è nostra. Si vede che così doveva andare....non tutte le piantine che coltiviamo nel nostro orticello riescono a crescere e a proliferare. Io poi, non sono mai stata una persona dalle false apparenze, dai falsi rapporti, o BIANCO o NERO, il grigio è un colore che non contemplo nei rapporti personali. Aggiungiamoci a questa analisi il fattore invidia e quello dell’insicurezza personale che non è da sottovalutare, anzi molti rapporti finiscono proprio a causa della prima perché magari uno dei due ha maggior successo nella vita che sia l’ambito lavorativo o quello affettivo e l’altro no, allora si innesca quel vortice di frecciatine velate, di occhiate maliziose e il rapporto inizia a raffreddarsi. Credo che un buon amico non dovrebbe essere invidioso del successo di un altro, anzi esserne orgoglioso e prenderlo come esempio per stimolo. Ma d’altra parte non sbaglia il proverbio che cita “Chi trova un amico trova un Tesoro”, perché un Vero Amico è così raro da trovare… è come un tesoro.

E voi che ne pensate?

Buona giornata  

Pimpi The Black Cat!

 

 

 
 

 

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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 16:27

Venerdì 4 novembre è uscito in tutte le sale italiane il film de "I Soliti Idoti" ovvero Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, film che segue alla serie televisiva trasmessa da MTV Italia; la sitcom presenta in ogni puntata diversi personaggi, i più famosi e ripresi anche nel film sono: Ruggero De Ceglie e Gianluca (Father & Son), i "Fabio" (Dolce Attesa), Gisella e Sebastiano (Sono subito da lei..), MariaLuce e Giampietro [(Im) moralisti]. 

A differenza della sitcom, nella quale gli episodi si incatenano senza un filo conduttore comune; il film racconta quello che succede il giorno del matrimonio di Gianluca e Fabiana, di come Ruggero "rapisca" il figlio a pochi passi dalla chiesa per portarlo nella sua città, Roma, per fargli assaporare la vera vita e vincere una scommessa con Chicco, ovvero quella di conquistare la bellissima modella di "Smutandissimi". Così in questa fuga verso la capitale, si intersecano le storie di MariaLuce e Giampietro; che si autoinvitano al matrimonio e nell'accompagnare il figlio sullo scuola-bus avranno il loro piccolo siparietto: "E' normale, MariaLuce, è normale....", vedendo tutti bambini extracomunitari a bordo.

Sebastiano e Gisella si incontreranno dalla Posta al Casello Autostradale, e Sebastiano non riuscirà a spedire il suo regalo per gli sposi, anzi resterà bloccato in una campagna e nemmeno il carro-attrezzi (guidato da Gisella) si fermerà per prestargli aiuto; i due "Fabio" vivranno una piccola crisi coniugale, con una sospetta gravidanza e un tentativo di suicidio che finirà però con un lieto fine ed una dichiarazione d'amore da Fabio a Fabio.

Il film dura 98 minuti e io ho riso dall'inizio alla fine, sarà perchè seguo la sitcom in televisione e su Youtube ormai da tempo, sarà anche perchè come dicono gli stessi Fabrizio e Francesco, i loro personaggi raffigurano la realtà così com'è senza proporre analisi, con un linguaggio aderente alla realtà, sarà perchè è un film spensierato e passi 98 minuti in tutta tranquillità divertendoti e basta.

Non lo consiglio alle persone con la puzza sotto il naso, è un film dove le parolacce ci sono ed anche i doppi sensi e gesti espliciti; così come raccomandano all'inizio di ogni puntata è "destinato ad un pubblico di soli adulti" anche se spopola tra i giovanissimi!!!!! 

Il film ha raggiunto in pochissimi giorni 4,5 milioni di incassi, superando anche "La peggior settimana della mia vita" con Fabio De Luigi e Alessandro Siani; una cosa inaspettata anche per gli stessi attori che visto il successo sono certa a breve inizieranno a lavorare al seguito del film! 

Detto questo ve lo consiglio se vi va di passare 98 minuti in allegria e spensieratezza, se i personaggi vi piacciono e seguite la serie non potete perderlo... hai visto mai che anche a voi non entrino in sala a sorpresa Ruggero e Gianluca???!!!!

 

Buona visione a tutti

 

 

 
 

 

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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 13:02

Iniziamo questa nuova sezione del blog con una ricetta che adoro: la Cheese Cake! Un dolce semplicissimo da fare, che non richiede particolari abilità culinarie e che lascerà a bocca aperta i vostri ospiti.

La passione per questo dolce nasce dalla passione per tutti i formaggi di qualsiasi tipo, forma e stagionatura… sono una vera e propria topolina e mi piace sperimentare qualsiasi cosa contenga formaggi. Ho preparato questa torta la prima volta perché avevo una scorta di Philadelphia in frigo e sapevo non sarei riuscita a consumarla tutta prima della scadenza;  così mi sono messa alla ricerca in rete di una ricetta che avrebbe potuto fare al caso mio e navigando ho trovato questa sul sito di “Giallo Zafferano”.

La fase più lunga della preparazione è la cottura, che è strutturata in 2 fasi  e  dura all’incirca un’oretta; il mio consiglio è quello di preparare la base di biscotto il giorno prima, al massimo la sera, in modo da renderlo più compatto e recuperare tempo sulla cottura e sulla preparazione in generale. La Cheese Cake è un dolce che va servito freddo, con diversi tipi di copertura che vanno dalla semplice frutta fresca, alla glassa, la marmellata… qualsiasi cosa vi piaccia perché è un dolce a base neutra e si sposa bene con tutti i gusti. Personalmente io la servo sempre con una copertura di marmellata ai mirtilli e devo dire che è “la morte sua!”.

Ma vediamo adesso gli ingredienti:

 

-       BASE

250 gr di Biscotti Digestive

150 gr di Burro

2 cucchiai di Zucchero di canna

 

-       CREMA

20 gr di Amido di Mais

100 ml di Panna Fresca

2 uova intere e 1 tuorlo

100 gr di Zucchero

Il succo di ½ limone

600 gr di Philadelphia

1 bustina di Vanillina

 

-       COPERTURA

200 ml di Panna Acida o Crème  Fraiche

1 bustina di Vanillina

1 cucchiaio di Zucchero a Velo


Come abbiamo detto in precedenza il fondo di biscotto andrebbe preparato il giorno prima o al massimo la sera perché deve restare circa 1 ora nel frigorifero per indurirsi ( o 30 minuti nel congelatore); il fondo si prepara sminuzzando i biscotti o con un robot da cucina (se non gradite la consistenza granulosa in bocca) o dentro un canovaccio pulito con l’aiuto di un matterello. Dopo di che si mettono in una ciotola e si aggiunge lo zucchero di canna e il burro, precedentemente sciolto a bagnomaria; si mischia il tutto e si dispone in una teglia a cerniera precedentemente imburrata e rivestita con un cerchio di carta forno per il fondo ed una striscia per il bordo della taglia da 22-24 cm di diametro e via in frigo per 1 ora!

Passiamo ora alla preparazione della crema: in una bacinella mettiamo le uova, la bustina di vanillina e lo zucchero ed amalgamiamo il tutto con uno sbattitore elettrico e a questo punto aggiungiamo il Philadelphia, amalgamando il tutto in modo omogeneo ed evitando i grumi. Quando avremo ottenuto un impasto liscio ed omogeneo, aggiungiamo il succo di ½ limone, la maizena (o amido di mais), e la panna fresca non montata e 2 bei pizzichi di sale e continuiamo ad amalgamare il tutto.

A questo punto tiriamo fuori dal frigo la ns. base e versiamo l’intero composto al suo interno livellandolo con un coltello a lama piatta e inforniamo il tutto a forno già caldo a 180° per 30 minuti, trascorsi i quali abbasseremo la temperatura a 160° e lasceremo cuocere per altri 30-40 minuti; se durante la prima fase di cottura la superficie si scurisce troppo, copritela con della stagnola e continuate la cottura. Trascorso tutto il tempo di cottura, spegnete il forno e lasciate raffreddare (per 30 minuti) la Cheese Cake al suo interno con lo sportello del forno aperto;.

Quando la torta sarà ben fredda potete passare alla preparazione della copertura semplicemente mischiando la panna acida con la vanillina e il cucchiaio di zucchero a velo; a questo punto avete due possibili opzioni:

-          Mettere la torta al forno a 190° per 5 minuti, in modo da far dorare la copertura e poi una volta fredda, riporla in frigo per almeno 6 ore prima di servirla;

-          Mettere la torta in frigo e servire dopo 6 ore.

Io faccio sempre dorare in forno la copertura e poi la ripongo in frigo, ma viene bene anche mettendola subito in frigo; una cosa importante da dirvi è non andate in “panico” con la PANNA ACIDA perché se proprio non riuscite a reperirla alle grandi catene di distribuzione, sotto il nome di Crème Fraiche; potete farla da voi in 2 modi:

-          Mischiando mascarpone e succo di limone facendo riposare il tutto su un luogo caldo (su un termosifone ad esempio);

-          Mischiando un vasetto di yogurt denso e un cucchiaio di limone a 200 ml di panna fresca montata, lasciando riposare il tutto per un paio di ore.

Per quanto riguarda i biscotti, qui Giallo Zafferano consiglia i Digestive della linea McVitie’s  e credetemi sono i migliori per questo dolce, ne ho provati anche altri, ma l’effetto e il sapore non era lo stesso, vi consiglio la Philadelphia Yo per la crema che è più leggera e rende il dolce meno calorico. Per qualsiasi cosa comunque vi rimando al sito di Giallo Zafferano e per qualsiasi cosa chiedete pure.

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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 11:47

Da un recente studio condotto in America si scopre che sempre più coppie decidono di non "regolarizzare"la loro unione, sia civilmente, sia religiosamente; ma anzi preferiscono la convivenza che a loro dire, è meno vincolante.

Io mi sono sposata a settembre scorso, dopo quasi 3 anni di convivenza ed è stato il giorno più bello della mia vita, certo visti i tempi che corrono l'idea di un matrimiono spaventa tutti a cominciare anche dai costi che si devono affrontare; ma esaminiamo un punto per volta. In primis penso che tra convivenza e matrimonio non passi molta differenza, tranne per il fatto che se finisce nel primo caso (se non ci sono figli) si risolve da soli, ma nel secondo caso bisogna rivolgersi ad un avvocato e ad un giudice per mettere la parola fine su un'unione che forse era sbagliata in partenza o che non ha trovato terreno fertile per germogliare e crescere.

Forse è più questo che spaventa, l'idea del giudice, dell'avvocato... le cause infinite a cui prendere parte, quando nella convivenza basterebbe prendere e andare e STOP storia finita. In realtà anche in questo caso io non la vedo così semplice; ci sarebbero sempre delle piccole cose da sistemare... pensiamo a quanti comprano casa insieme, i risparmi insieme... anche se non si è sposati queste cose si fanno e dopo come si risolve? 

Il mio parere è che a volte manca il tempo, uno inizia a convivere e passano gli anni, magari arrivano i figli e il matrimonio passa in secondo piano... anche perchè poi la convivenza è già uno stato di fatto. I pensieri, le preoccupazioni, la crisi e uno si chiede ma chi me lo fa fare di spendere tutti questi soldi, quando così stiamo bene? Sono tutte validissime posizioni, alle quali non si può dare che ragione, ma io dico che non serve fare le cose in grande per forza, chi lo dice?

Nessuno ci impone di dover affittare il mega villone, la porche o la limousine, spendere 5.000€ per un vestito! Se uno vuole sposarsi e non ha tutte queste possibilità, ma vuole solo farlo per se stessi, per i propri figli basta poco... basta una festicciola intima tra parenti e pochi amici. E sfruttate internet!!! Ci sono cose che nemmeno immaginate, non c'è bisogno di essere Enzo Miccio per organizzare una festa in grande stile, credetemi io l'ho fatto e ho speso il giusto!

Dalla mia esperienza però mi sento di darvi un consiglio spassionato, oggi non siamo più nell'epoca delle nostre mamme o nonne, nella quale non c'era libertà e ci si vedeva una volta a settimana in orari stabiliti, non si potevano fare vacanze insieme, non c'era modo di "conoscersi" e si affrontava la prima notte di nozze come un evento unico e poi magari si restava delusi! Oggi abbiamo un'educazione più libera (a volte anche troppo, ma si sa gli eccessi sia in negativo che in positivo, fanno sempre male), possiamo conoscere bene le persone con le quali magari vorremmo condividere la ns. vita e allora FACCIAMOLO! Andate a convivere per qualche tempo e conoscetevi, litigatevi, amatevi, insomma VIVETEVI! Non c'è cosa più bella di svegliarsi ogni mattina sapendo che al vs. fianco non dorme uno sconosciuto, ma una persona che conoscete in ogni singolo punto.

E poi per le sorprese ci pensa la vita :)

 

 

 

 
 
 

 

 

 

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9 novembre 2011 3 09 /11 /novembre /2011 11:33

Salve a tutti voi che leggete per la prima volta questo articolo, l'idea di questo blog nasce dalla voglia di condividere con le persone le idee e i pensieri che quotidianamente affiorano nel mio cervello :D

E' un posto dove chiunque potrà dire la propria opione, ma sempre nel pieno rispetto dell'educazione e saper vivere che dovrebbe contraddistinguere noi persone civili; quindi insulti e cose simili lasciamoli al di fuori almeno di questo spazio! Grazie!

Che dirvi spero visiterete in molti il mio spazio e lascerete un commento...

Buona giornata a tutti

Pimpi The Black cat!!!!

 

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